Guida alle tipologie della birra artigianale

Guida alle tipologie della birra artigianale

Guida agli Stili

boccale di birra

Introduzione

Vi siete mai persi nei meandri delle scaffalature dei beershop e dei pub a guardare tutte le diverse birre artigianali che esistono? E con gli occhi spalancati ad ammirare le etichette, come un bambino davanti a delle caramelle, avete esclamato "ma quante c***o ne esistono?" Eccomi in vostro soccorso per cercare, almeno spero, di fare un po’ di distinzione fra le varie birre artigianali.

Ricordo ancora quando,  entrando nella prima fiera della birra a cui abbia partecipato - come bevitore -  rimasi frastornato da tutte le varietà che c’erano. In mio soccorso c’erano degli enormi striscioni con sopra scritta una piccola classificazione delle birre artigianali, ma con quel che bastava per entrare nel suo mondo. Non serve dire che gli feci subito una foto, che mi porto sempre dietro nel telefono… Se la trovo tra le 2000 immagini del telefono (si dovrei dare una pulita) ve la metto qui. Ma la sciamo stare inutili convenevoli e partiamo.

Quali sono le tipologie di Birre Artigianali?

Cartellone con gli stili delle birreCartellone con gli stili delle birreCartellone con gli stili delle birre

La birra è un prodotto caratterizzato da una notevole varietà di tipologie, che vengono denominati “stili”. Gli stili sono una sorta di carta identità. Conoscendo lo stile potete già farvi una idea del colore, come viene prodotta, la gradazione alcolica, i sentori che potreste trovare all’interno e molte altre caratteristiche. Potete sapere già cosa andrete a bere senza neanche aver poggiato le labbra sul boccale.

Per definire a quale stile appartiene una birra bisogna analizzare: il grado di amarezza (IBU), la dolcezza, il volume alcolico, caratteristiche organolettiche generali, il colore (EBC) e altre qualità più o meno incisive.

La birra è un prodotto al cui interno si possono trovare una moltitudine di odori e sapori grazie ai due ingredienti principali che la compongono: il Malto e il Luppolo. In base alla tostatura del malto si possono sentire note di cioccolato, caffè, crosta di pane, caramello; e il colore può variare da un chiaro limpido a un nero pece (forse un po’ esagerato, ma il senso è quello). Inoltre in base a quale tipologia di luppolo, e quantità, viene usato si possono percepire frutti esotici, note erbacee e agrumate. Dal luppolo dipende anche la percentuale di amaro all’interno di una birra. Ma questo è un discorso a parte che, se volete, possiamo approfondire un’altra volta.

Ale - Lager - Lambic le tipologie di birre principali

3 pinte di birra

Questa vuole essere una prima guida per chi non è pratico di birre artigianali e vuole iniziare a esplorare questo vasto mondo. Racchiudiamo le birre artigianali in 3 macrocategorie: ALE (alta fermentazione), LAGER (bassa fermentazione) e LAMBIC (fermentazione spontanea). Alloro volta hanno delle sotto categorie e ancora sottocategorie. Comunque teniamo sempre bene a mente che questa è una lista dei principali stili di birre artigianali, tuttavia (cit. Albus Silente) ne esistono una moltitudine di varianti dato che ogni mastro birraio chiama la propria creazione come più gli aggrada (per farvi un rapido esempio si possono trovare anche delle milk-shake IPA… e ho detto tutto).

Ale (Alta Fermentazione)

Le birre Ale vengono preparate a temperature comprese tra i 16 e i 23 °C. Questo è possibile grazie al lievito Saccharomyces cerevisiae che lavora proprio a quelle temperature. Le Ale risultano birre artigianali con sapori e aromi più intensi.  Nonostante forniscano la più grande varietà in termini di stili, non sono tra le birre più consumate al mondo. Le ale a loro volta si dividono in altre categorie, che al loro interno hanno tutti i vari stili di questa grande famiglia.

LIGHT ALE: birre nate nella seconda metà dell’800 come  versione più leggera della pale ale

  • Blonde Ale: solitamente prodotte a partire da solo malto, hanno aromi tipici di maltato e fruttato
  • American Wheat: solitamente di colore giallo paglierino, sono leggere e caratterizzate dall’utilizzo del frumento
  • Cream Ale: deriva dalle american light lager
  • Kolsch: ale tedesca molto chiara che prende il nome dalla zona di Koln. Sono tipicamente caratterizzate da un aroma leggermente fruttato, asciutto e delicato al gusto.

BITTER (BRITISH BITTER):  derivazione delle  pale ale, sono le classiche birre inglesi per eccellenza, caratterizzate da un'intensa luppolatura, che le rende delle birre amare, con gradazioni alcoliche leggere e un ottimo profumo di luppolo. Le prime bitter create non erano altro che delle IPA, infatti per molti non ci sono differenza tra bitter e ipa, mentre per altri vanno separate. Fatto sta che le bitter hanno dei sotto-stili

  • Ordinary Bitter: basso tenore alcolico. Alcune donano una sensazione di amaro abbastanza spiccata, che tende a coprire il malto, ma che le rende estremamente dissetanti.
  • Best Bitter: simili alle Ordinary Bitter, ma più forti e più robuste, con un sapore di malto più evidente.
  • Strong Bitter: birra corposa e alcolica, di colore rame scuro. Molto interessante per il profilo olfattivo, caratterizzato da aromi di malto molto complessi e intriganti.

BROWN ALE: Birre scure inglesi, solitamente di colore marrone con sentori di caramello

  • Mild Ale: Una Ale poco corposa. Solitamente dal palato asciutto, ma ne esistono esempi vinosi, liquorosi, fruttati, molto maltati, o addirittura cioccolati.
  • Southern Brown: marrone scuro e piuttosto opaca, presenta un sapore decisamente dolce dovuto all’uso di malti caramellati.
  • Northem Brown: versione più asciutta e nocciolata delle Southern Brown.
  • Newcastle Brown Ale: Poco alcolica come vuole la tradizione anglosassone, è morbida e rotonda, con piacevoli sensazioni di caramella d’orzo in bocca. Emblema della città di Newcastle ha raggiunto fama mondiale da avere una sua derivazione
  • American Brown Ale: adattamento degli homebrewer americani della Newcastle Brown Ale, sono caratterizzate da livelli alcolici e di luppolatura più alti rispetto alla Newcastle

ALTBIER: sono le tipiche birre tedesche prodotte a Düsseldorf. Il termine alt vuol dire vecchio e si riferisce al vecchio metodo di produzione

  • Dusseldorfer: ramata o marrone scuro, simile alle british pale ale, ma con l’utilizzo di malti, lieviti e luppoli tedeschi e prodotta a temperature più basse
  • Northem German: più leggere e meno amare delle dusseldorfer

STRONG ALE: si intendono birre in stile pale ale, nei quali sono predominanti i malti tipici di tale stile, ma con un contenuto alcolico più alto

  • Old Ale: nello stile british, ma con livelli alcolici più alti. Molte presentano un aroma maltato fruttato.
  • Strong Scotch Ale: birra dal corpo pieno, con una nota leggermente tostata dato dall’uso di malti tostati
  • Barleywine: il più forte e ricco degli stili ale. Ne esisto di tutte le sfumature. Molte hanno note fruttate

STOUT: derivazione delle Porter, stavano a indicare delle Porter più forti

  • Dry: ale asciutta, quasi nera. Il suo sapore deriva dall’uso dell’orzo non maltato e tostato
  • Sweet: versione inglese delle Stout. La dolcezza è data dalla presenza di zuccheri aggiunti
  • Oatmeal: variante della sweet, ma con aggiunta di farina d’avena per aumentare la corposità e il gusto

PORTER: birra scura inglese ottenuta con malti scuri

  • Robust: birra con un corpo deciso di colore quasi nero. Spesso con un sentore asciutto di caffè
  • Brown: meno alcolica e con meno carattere di malti tostati rispetto alla Robust

PALE ALE: è una birra bilanciata, non troppo gassata e con aromi ben definiti di luppolo e malto

  • British Pale Ale: birra dal color rame. L’aroma è dato dal luppolo britannico
  • American Pale Ale: simili alle british pale ale, ma con un utilizzo massiccio di luppolo
  • IPA: spesso più chiare delle pale ale, caratterizzata da livelli alcolici e di luppolatura più alti. Risulta sbilanciata in favore del luppolo, prevalendo sul malto. Le IPA ormai sono uno degli stili più famosi al mondo. Tanto famoso da avere dei sui sottostili.
  • Session IPA: sempre più in voga; la caratteristica che la differenzia dalla classica IPA, da qua il termine session, è la gradazione alcolica più bassa
  • Doupel IPA: come la controparte session soltanto che di gradazione alcolica più alta rispetto alla IPA classica

SCOTTISH ALES: birre scozzesi incentrate sul gusto del malto. Simili alle bitter inglesi, ma piu corpose e maltate, meno amare e con l’utilizzo dei malti tostati a torba da un senso di fumo

  • Light 60: simile alla ordinary bitter, ma più corposa e meno amara
  • Heavy 70: simile alla best bitter, ma più maltata e meno amara
  • Export 80: variazione scozzese della strong bitter e, come le sue simile, più dolci e corposa rispetto alla controparte inglese

BELGIAN ALE: Stile belga più comune e diffuso. Particolarmente aromatiche, di solito sono più fruttate delle British ale. Spesso speziate, agrumate, maltate, raramente acidule. Corpo medio, con un amaro e una alcolicità moderata.

  • Oud Bruin Ales e Flanders Red Ales: birre a spiccata acidità e invecchiate. Vengono mischiate con birre più “giovani” per donargli un profilo più armonioso e complesso.
  • Witbier (Blanche): birre con un 50% di frumento non maltato. Spesso molto pallide e opache con sentori di coriandolo e buccia di arancia che, insieme al luppolo, ricordano il miele
  • Saison: Uno stile estivo. Colore arancio con schiuma densa. Molto rinfrescante e leggermente acida
  • Pale Ale: versione belga delle british pale ale, ma più aromatiche
  • Strong Belgian Ale: come dichiarato dal nome sono le classiche belgian ale, ma con una gradazione alcolica più alta. Ci sono molte varianti delle strong belgian ale da avere dei sotto stili:
  • Dubbel: Ale ambra scuro con sapori ed aromi ricchi di malto
  • Tripel: forte e chiara, prodotta con malti pils e aggiunta di zucchero candito
  • Strong Golden Ale: Chiare e con aggiunta di zucchero candito sono ricche all’olfatto di frutta, possono avere carattere vinose
  • Strong Dark Ale: scure, ricche e cremose, sono solitamente dolci con aggiunta di spezie per aumentarne la complessità

WEIZEN: stile che si differenzia per i cereali utilizzati nel mosto

  • Bavarian Weizen: birra tradizionale del sud della Germania che va dal color paglia all’ambra. Caratterizzata dall’aroma di chiodi di garofano.
  • Bavarian Dunkelweizen: versione scura della Bavarian Weizen con sapore più deciso e affumicato
  • Berliner Weizen: birra di frumento chiara, povera di luppolo e alcool e leggermente acidula
  • Weizenbock: simile a una Weizen, ma con alti livelli alcolici e un colore più scuro.

FRENCH ALES (BIÈRE DE GARDE): birra del nord della Francia. Schiuma compatta con aroma che ricorda il malto e caratterizzata da spiccati sentori speziati

 Lager (Bassa Fermentazione)

diverse tipologie di birra

Le birre Lager vengono prodotte a temperature più basse rispetto alle Ale e utilizzano come lievito il Saccharomyces carlsbergensis. Le birre prodotte in questo modo risultano con un gusto pulito, sono leggere e fragranti. Le Lager sono la tipologia più consumata al mondo. Basti pensare che la quasi totalità delle birre commerciali provengono da questa macro-categoria.

AMERICAN  LAGER: sono birre molto chiare e molto gassate con un basso livello di amarezza

  • Light/Standard/Premium: il colore varia dal paglierino chiaro all’oro chiaro, con lievi sfumature fruttate. Corpo molto leggero con aggiunta di cereali non maltati come riso o grano. Le ligth hanno 1/3 di calorie in meno della standard mentre le premium hanno maggiori quantità di malto
  • Malt Liquor: Hanno un maggior contenuto alcolico con scarso sentore di amaro
  • Dark: Versione “colorata” della american lager. Il colore deriva dall’uso di sciroppi di caramello scuri

EUROPEAN LAGER: lager per eccellenza tipicamente dorata e ricca di profumi

  • Bohemian Pilsner: Lo stile che ha ispirato tutte le altre lager. Colore dorato, aroma ricco con profumi di malto e spezie.
  • Northern German Pilsner: Simile alla Bohemian pilsner, ma più asciutta e con un prominente amaro da luppolo
  • Scandinavian-Dutch Pilsner: simile alla German Pils, ma più fragrante e leggera
  • Dortmunder Export: più forte delle altre lager con un deciso tocco dolce
  • Munich Helles: versione bavarese di una lager leggera con un distino profilo dolce

GERMAN AMBER LAGER:  versione tedesca delle lager utilizzando prettamente il malto tedesco

  • Vienna Lager: È la lager ambrata originale. Appunto è il malto Vienna che conferisce tutte le caratteristiche a questa birra
  • Oktoberfest/Maerzen: è la lager di monaco con un distinto sentore dolce dato dal malto e un aroma di malto tostato.

EUROPEAN DARK LAGER: versione scura delle european lager

  • Munich Dunkel: simili alle lager di monaco. Sono prodotte con densità maggiori e un profilo più marcato
  • Continental Dark: scure, molto luppolate con sapore asciutto e corpo leggero
  • Schwarzbier (Black Beer): Moderate nell’amaro da luppolo e da malti tostati, si distinguono per note tipiche di cioccolato secco e amaro

BOCK: Lager molto forte di colore dall’ambra al marrone scuro. Con un intenso sapore e aroma di malto che porta sensazioni dolci

  • Hellesbock/Maibock: Versione chiara della bock. Tende a essere più maltata e più alcolica
  • Doppelbock: bock sui 7,5% di titolo alcolometrico. Marrone chiaro o scuro. Ricca all’olfatto con profumi di malto intensi
  • Eisbock: versione più forte della bock. Prodotta congelando una Doppelbock e togliendo il ghiaccio.

Lambic (Fermentazione Spontanea)

Le Lambic vengono prodotte senza l’utilizzo di alcuna aggiunta di lievito, ma fermentano naturalmente con i lieviti che ricava da se. Sono le birre con i sapori più complessi e particolari. Conosciute anche come le birre acide perché caratterizzate, appunto, da questa nota di acidità. Nel mercato rappresentano una nicchia di appassionati. Sono le birre più difficile da approcciare, ma anche quelle che ti donano maggiori sensazioni.

Hanno una complessità fruttata e un’acidità intensa. Si distinguono in:

  • Faro: nel mosto viene aggiunto dello zucchero caramellato, per questo la birra assume un retrogusto agrodolce, molto diverso dal sapore acidulo tipico delle Lambic.
  • Gueuze: si ricava dalla miscela tra Lambic stagionate in botte e birre giovani. Può venire aromatizzata con vari tipi di frutta
  • Fruitbeer: sono delle Lambic a cui vengono aggiunti sciroppi di frutta per stemperare l’acidità, alcuni esempi sono la Abricot (aromatizzata all’albicocca), Càssis (ribes nero), Druiven (con acini d’uva), Framboise (lambic ai lamponi, aspra, densa, lievemente luppolata), Kriek (rifermentata in seguito all’aggiunta di ciliegie, ha un gusto vivace e mandorlato) e Peche (aromatizzata alla pesca).

 Quale è la tua tipologia preferita di birra?

spillatore per la birra

E con questo abbiamo terminato questa lunga e districata lista di tutti gli stili “madre” da cui partono le birre artigianali. Adesso -quando su quello sconfinato e colorato scaffale del beershop di fiducia troverete scritto Blond Ale, Dark American Lager o Strong Scotch ale- saprete di cosa si tratta e cosa andrete a provare, così da fare la scelta migliore per i vostri gusti… O semplicemente chiedete all’alta eminenza che ve la vende. Sicuramente saprà consigliarvi al meglio per la vostra bevuta.

Spero di esservi stato di aiuto e vi rimando al nostro shop per provare qualcuno di questa lunghissima lista di stili. In modo da trovare la VOSTRA birra. Tanto per dirlo a qualcuno… Il mio stile è la strong ale. E quale è il vostra?

-Dema

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